In questo trattato viene proposta una serie di coordinate complementari che illustrano il continuum tra le modalità biologiche e culturali dell'evoluzione. Queste definiscono processi casuali che determinano vari livelli di specializzazione o di autonomia. Tuttavia, all'interno delle coordinate culturali, l'evoluzione acquisisce aspetti teleologici, dovuti a tecniche di percezione e trasmissione distorte. Il rischio intrinseco di selezionare i valori culturali come obiettivi desiderabili dell'adattamento biologico è evitato da meccanismi di livellamento funzionalmente simili alla neotenia biologica. Si suggerisce che, nonostante una linea evolutiva basata su tendenze che consentivano la flessibilità biologica, siamo diventati una specie rigidamente specializzata nei nostri costrutti coscienti della realtà. Inoltre, l'accelerazione dell'adattamento culturale ha portato a rapidi cambiamenti morfologici e cognitivi che hanno sconcertato i paleoantropologi a tal punto che sono stati proposti vari scenari evolutivi esotici per spiegarli. Un'inevitabile predisposizione ai disturbi psicologici ha accompagnato questi cambiamenti, a seconda di come sono state applicate le moderne capacità cognitive e di come sono stati gestiti i rischi intrinseci dell'evoluzione culturale.