L'obiettivo del trattamento endodontico è la disinfezione dello spazio pulpare seguita dalla sua sigillatura per evitare la ricontaminazione. Sono state riportate percentuali di successo del 47-97% per il trattamento canalare non chirurgico/ortodontico; i fallimenti sono più probabilmente associati alla presenza preoperatoria di radiolucenza periapicale, all'otturazione della radice con vuoti, all'otturazione della radice a più di 2 mm dall'apice radiografico e a un restauro coronale insoddisfacente. Endodonzia chirurgica è un termine che indica la procedura chirurgica intrapresa sulle radici dei denti e sul tessuto periapicale. È indicata quando l'endodonzia convenzionale ha fallito o è impraticabile. Lo scopo dell'endodonzia chirurgica è quello di ripristinare l'integrità dei tessuti di supporto di uno o più denti con malattia pulpare o periapicale cronica, quando l'endodonzia non chirurgica ha fallito e il nuovo trattamento non può essere intrapreso o è controindicato. La chirurgia endodontica si è evoluta in microchirurgia endodontica. Utilizzando attrezzature, strumenti e materiali all'avanguardia che combinano i concetti biologici con la pratica clinica, l'approccio microchirurgico produce risultati prevedibili nella guarigione delle lesioni di origine endodontica.