"Un bel libro di storia vale piu del report del piu brillante think-tank del pianeta." E' la chiave di lettura del lavoro di analista politico ed economico svolto da Paolo Dealberti, la cui news letter e diventata un punto di riferimento autorevole e molto frequentato sul web.Il limite dell'informazione on line, a differenza da quella su carta stampata, e di avere un orizzonte circoscritto al tempo reale, presentando i fatti decontestualizzati. La differenza qualitativa di Prosumerzen e di carattere metodologico: a partire da fatti specifici, dati per noti, ai lettori sono proposti commenti che inquadrano il particolare nel generale. La premessa metodologica e che "sapere e diverso dal comprendere. Non e vero che l'informazione sia sinonimo di potere. Potere non e l'informazione, ma la comprensione. Non e cercare risposte (quelle si trovano sempre), ma il cercare le giuste domande."Tra gli argomenti trattati, la globalizzazione. E' davvero una novita? O non ha precedenti? Paolo Dealberti ha ben presente gli studi -fondamentali- di Jacques Attali, sull'affermazione delle grandi potenze, dall'impero romano all'attuale competizione tra Stati Uniti e Cina, e sui cicli di ascesa e declino, sul piano politico, economico e militare, delle repubbliche marinare di Genova e Venezia, della Spagna, dell'Olanda, della Gran Bretagna, di New York, della California. Crolli quasi improvvisi e quasi sempre imprevisti da classi dirigenti miopi ed autoreferenziali.E' sorprendente la capacita di Paolo Dealberti di proporre analisi basate su un sapere interdisciplinare, che sottopone alla verifica dei fatti molte interpretazioni emotive o semplicistiche dell'attualita. Prosumerzen e come un mouse che si fa scorrere a 360 per contestualizzare la lettura di un evento, individuare un trend, mettere in guardia dai luoghi comuni e dalle valutazioni a caldo. Se il generale De Gaulle avesse fatto riferimento a sondaggi di opinione, probabilmente il suo storico appello del giugno 1940 lo avrebbe letto da Berlino, non da Londra ... All'informalita e immediatezza del linguaggio fa riscontro un costante riferimento alle categorie della scienza politica, nella analisi della formazione e dei comportamenti delle elites; l'autore introduce nuove parole chiave: "politicracy" (politics-tecnocracy) e "technopolitics" (technocracy-politics), proponendo una distinzione tra legittimazione elettorale e legittimazione politica, nella analisi, poi confermata dai fatti, della situazione italiana e delle prospettive del governo Monti."I libri non basta leggerli, occorre capirli," disse un giorno Ugo La Malfa, statista e leader della sinistra democratica italiana nella seconda meta del '900, replicando ad uno sprovveduto avversario politico di scarsa cultura. Paolo Dealberti e qualcuno che i libri li legge e li capisce. Carlo Benigni - Presidente della Federazione Associazioni Italia-Israele"