La dipendenza da sostanze oppiacee è una patologia comune che può essere riscontrata nelle donne durante la gravidanza. Come tutte le tossicodipendenze, è accompagnata da comorbilità psichiatriche e somatiche che ne complicano la gestione e aumentano i rischi associati all'uso di sostanze per la madre e il nascituro. Questi rischi, numerosi durante la gravidanza, persistono anche alla nascita, con la possibile comparsa di una sindrome da astinenza che può essere preceduta da segni di impregnazione. In Francia esistono numerose strutture specializzate che lavorano in sinergia per fornire un'assistenza adeguata a questi pazienti. Il farmacista, in quanto professionista medico-sanitario, ha un ruolo importante e diverse missioni per informare e accompagnare queste donne tossicodipendenti verso il trattamento.