L'opera, un' autobiografia, raccontata in prima persona dall' autrice, ambientata ai nostri giorni, la vita di Eleonora è stata segnata da due vicende che hanno segnato la sua vita, la prima alla nascita, la seconda all' età di trent'anni. Due profonde ferite emotive, che hanno portato l' autrice a mettersi in discussione davanti ad una relazione malata, e a capire che la " PRIMA SCONFITTA" delle donne maltrattate di fronte alla violenza è quella di non riconoscere "il germe della violenza"dal primo momento, e tollerare prima un' offesa, poi uno schiaffo, sino al limite in cui qualsiasi reazione diventa inutile. Raccontare la violenza,il dolore, l' incapacità di riconoscerla e di chiedere aiuto. La crescita dopo un trauma può assumere forme diverse, inclusa una maggiore riconoscenza verso la vita; imparare a scegliere di abbracciare e fare pace con il proprio passato nel modo in cui ha reso Eleonora ciò che è oggi, scegliere di conoscersi e di scoprirsi di essere autentica. Ci si sente vittima e si entra in un tunnel autodistruttivo dal quale si può uscire vincitrice e più forte che mai; è difficile non sentirsi perseguitati dal proprio passato e dalla propria storia. Dopo l' elaborazione del dolore, Eleonora si scopre finalmente pronta ad affrontare il futuro con determinazione. Si ritorna per essere sole e mai più ombra.