Con "lavoro di secondo livello" si indicano quei ruoli e quelle funzioni che, nell'area del terzo settore e dei servizi alla persona, non sono svolti a diretto contatto con l'utenza, ma per l'utenza e per il servizio. Questi ruoli, che sono quelli del coordinatore, del ricercatore, del formatore, del supervisore, del consulente, sono riletti dall'Autore e messi in relazione - in termini di conoscenze, competenze, funzioni - con la figura dell'Educatore Professionale.Il testo vuole "misurare" la figura dell'Educatore Professionale con profili "alti" del mercato del lavoro, onde valutare se e in che modo sia possibile traghettare tale professione dalle secche nelle quali sembra incagliata, sia a livello economico che in termini di riconoscimento professionale. Infine, muovendo dallo studio della normativa di riferimento che ad oggi definisce il profilo professionale dell'Educatore e dallo studio delle caratteristiche che definiscono i ruoli e le funzioni di "secondo livello", presenta una figura "di sintesi" denominata Educatore Consulente di Processo (ECP) con conoscenze, competenze e abilità pratiche nelle aree dell'aiuto, dell'organizzazione, della comunicazione e della formazione. Occorre portare all'interno della cultura professionale, quella socio-educativa, un linguaggio e dei contenuti specifici - derivati in ampia misura dalla cultura aziendale - non ancora appartenenti alla sensibilità e al curriculum formativo dell'Educatore Professionale, e concernenti l'area della Cultura Organizzativa.