Sin dall'antichità si è visto in Lacedemone il principale modello per i progetti politici descritti da Platone nei suoi dialoghi maggiori, la Politeia e i Nomoi. Una lettura attenta dell'intero corpus Platonicum lascia, tuttavia, emergere un'immagine più complessa, espressione di una posizione più ambigua, se non addirittura assolutamente critica nei confronti della pólis lacedemone. Questo libro analizza le menzioni di Sparta in tutti i dialoghi di Platone evidenziando anzitutto la loro funzione retorico-argomentativa nello svolgimento dell'azione dialogica. Esso offre, inoltre, un esame dell'immagine platonica di Sparta e propone una valutazione della sua obiettività alla luce delle più recenti indagini storiografiche, per ricostruire, infine, il giudizio del Platone filosofo su Sparta: quest'ultimo non può essere separato dalla teoria politico-morale ricostruibile dai dialoghi.***Since antiquity Sparta has been seen as the source of inspiration for Plato's political projects which he described in his major dialogues, the Republic and the Laws. Nevertheless an attentive reading of the dialogues shows a more complex picture, which expresses Plato's more equivocal, perhaps even highly critical opinion on the Spartan polis. This book analyzes the references to Sparta in Plato's dialogues and first and foremost stresses their rhetorical and argumentative function within the dialogical plot. Furthermore it scrutinizes the picture of Sparta drawn by Plato and suggests a re-evaluation of its objectivity with regard to the latest historical findings. Finally it examines the connection between Plato's philosophical assessment of Sparta and the ethical and political theory drafted in the dialogues.