La Prima Mostra Triennale delle Terre Italiane d¿Oltremare di Napoli (1940) e l¿Esposizione Universale di Roma E42 (prevista per il 1942 e mai inaugurata), sono state progettate ed utilizzate, nel ventennio, come strumenti di comunicazione tra masse e potere. Esse possono essere considerate documenti storici complessi ed allo stesso tempo monumenti contenenti insiemi compositi di risorse artistiche, culturali ed ambientali. Sono documenti storico-artistici come insiemi materiali testimoni di un periodo che ha segnato, tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento, grandi avvenimenti per la storia politica d¿Italia e dell¿Europa, per la storia dell¿arte e dell¿architettura della città di Napoli e di Roma; e sono pure, in senso etimologico, monumenti come segni che furono posti a ricordo di un avvenimento; come singolari insiemi di opere d¿arte, d¿architettura, di scultura, di arte figurativa e decorativa, come complessi ambientali e come sistemazioni urbanistiche, modelli significativi di un modo contingente di progettare la città negli anni contesi dal razionalismo e dal ritorno all¿ordine. Il volume propone un confronto delle due grandi esposizioni condotto su più piani.