Questo libro racconta con molta fantasia l¿avventura di un normalissimo europeo che si trova a vivere un breve periodo della sua vita, ma sufficientemente più lungo di una vacanza, nella Nazione che più caratterizza il continente africano, la Nigeria. La sua personale posizione di uomo libero, saggio, aperto e di cultura si scontra quotidianamente con un mondo dapprima estraneo, poi alieno ed infine ricco di istinti primordiali, ma di gran lunga molto più ricchi e sfaccettati di quanto lui potesse immaginare, un mondo che appartiene al suo io più vero. La sua lenta discesa in questa cultura lo spinge a riposizionare sé stesso, e i suoi pensieri sono rivolti sempre di più a riflettere sulle sue colpe piuttosto che su quello che potrebbe fare e non fa. Una serie di esperienze formative gli indicano una via di interpretazione della realtà che lo circonda, una riflessione in continua evoluzione, su cosa si dovrebbe smettere di fare, e su cosa bisognerebbe dire a tutti sui danni che questa nostra società sta diffondendo nel mondo in nome della roba di verghiana memoria. Il finale è aperto, interrotto da un brusco impatto con la realtà delle multinazionali che operano nella zona.