C'erano narratori che memorizzavano ciò che restava della poesia pre-islamica come un documento su cui erano rassicurati. Chi era noto nella narrazione della poesia pre-islamica si chiamava ¿Abu ¿Umar b. al-¿Ala', raccolse le poesie di alcuni personaggi pre-islamici come Imar' al-Qays, al- A¿sha e al-Samakh, e di alcuni islamisti, come ¿Abd al-Räman b. ¿assan e al-Räi, poi al-Mufä¿al al-¿abi proprietario del libro: (al-Mufä¿aliyat), ma tutto il merito della narrazione e della raccolta di poesia araba è dovuto a due venerabili studiosi: Al-¿A¿mäi e ¿Abu ¿Amr al-Shaibani. Al-¿A¿mäi raccolse le poesie di più di venti famosi poeti dell'epoca pre-islamica e dell'Islam. ¿Abu ¿Amr al-Shaibani raccolse le poesie di più di ottanta tribù, e la maggior parte di loro era affidabile e onesta: al-Mufä¿al al-¿abi era affidabile, e al-¿A¿mäi era veritiero in ¿adith. Non ha raccontato nulla dagli Arabi se non la cosa corretta. ¿Abu ¿Ubaidah, ¿Abu Zaid al-An¿ari e Ibn al-¿A¿rabi erano tra gli studiosi affidabili.