Il nostro obiettivo è rispondere alla domanda di comprensione del fenomeno "popolazione petrolifera ma povera": lo sfruttamento del petrolio dura per decenni mentre la regione rimane sottosviluppata. Questo contrasto non si spiega con uno sfruttamento basato sulla produzione e non sulla distribuzione, con l'opacità delle statistiche di produzione e di esportazione, con l'impossibilità di tracciabilità; questo studio condiviso con gli operatori petroliferi della nostra regione per ottenere il loro parere prima della sua pubblicazione vuole solo presentare il quadro dello sfruttamento petrolifero nella nostra regione, affinché gli uomini e le donne di buona volontà che ci leggeranno ci aiutino a rispondere a questo dualismo; perché le compagnie estrattive contribuiscono alla creazione di ricchezza nei loro Paesi, ma noi che possediamo il petrolio e vari minerali rimaniamo poveri e i nostri ambienti sottosviluppati. Questa contraddizione continuerà fino a quando? Accogliamo con favore gli investitori nei nostri Paesi africani, ma sappiamo anche che queste risorse sono esauribili, quindi dobbiamo convertirle in ricchezza e trarne beneficio per il benessere delle nostre comunità, riducendo così la povertà.