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Arminio Nobile e la misura del cielo: ovvero Le disavventure di un astronomo napoletano: I Blu

Autor Massimo Capaccioli, Silvia Galano
it Limba Italiană Paperback – 29 mar 2012
La scienza è un’esaltante avventura che è costume raccontare attraverso le gesta dei grandi. Esiste però un’altra storia, altrettanto avvincente ma con poca voce, scritta dai tanti gregari e potenziali campioni cui la sorte, spesso nemmeno troppo cieca, ha negato la gloria. Questo libro parla di uno di loro e del suo piccolo mondo sulla collina di Capodimonte, a Napoli. È la parabola di Arminio Nobile – personaggio notevole eppure poco noto dell’astronomia italiana – svolta sulla scena della nascente astrofisica, in una stagione di grandi transizioni per il Mezzogiorno. Arminio, che era figlio di Giuseppina Guacci, figura di spicco della cultura pre-risorgimentale, e di un valente astronomo della Specola di Capodimonte, scelse di votarsi allo studio del cielo. Osservatore instancabile, appassionato e genialoide, aveva le carte in regola e le motivazioni per “sfondare”, ma la fortuna non gli arrise: più volte si beffò di lui, spingendolo su vicoli ciechi che la sua testardaggine gli impedì di abbandonare. Così, quando la grande occasione gli si parò davanti, la riconobbe ma non seppe coglierla appieno, morendo “disperato” come il pucciniano amante di Tosca.
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Din seria I Blu

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Specificații

ISBN-13: 9788847026391
ISBN-10: 8847026393
Pagini: 224
Ilustrații: XIII, 208 pagg.
Greutate: 0.26 kg
Ediția:2012
Editura: Springer
Colecția Springer
Seria I Blu

Locul publicării:Milano, Italy

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Popular/general

Notă biografică

Massimo Capaccioli, maremmano, è un astrofisico appassionato di storia e di divulgazione della scienza. Ordinario all’Università di Napoli Federico II, è stato per 13 anni direttore dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte. Si occupa di galassie, cosmologia osservativa e di strumentazione astronomica.
Silvia Galano, sorrentina, è laureata in Astrofisica e scienze dello spazio all’Università di Napoli Federico II. Si occupa di storia della scienza.

Textul de pe ultima copertă

La scienza è un’esaltante avventura che è costume raccontare attraverso le gesta dei grandi. Esiste però un’altra storia, altrettanto avvincente ma con poca voce, scritta dai tanti gregari e potenziali campioni cui la sorte, spesso nemmeno troppo cieca, ha negato la gloria. Questo libro parla di uno di loro e del suo piccolo mondo sulla collina di Capodimonte, a Napoli. È la parabola di Arminio Nobile – personaggio notevole eppure poco noto dell’astronomia italiana – svolta sulla scena della nascente astrofisica, in una stagione di grandi transizioni per il Mezzogiorno. Arminio, che era figlio di Giuseppina Guacci, figura di spicco della cultura pre-risorgimentale, e di un valente astronomo della Specola di Capodimonte, scelse di votarsi allo studio del cielo. Osservatore instancabile, appassionato e genialoide, aveva le carte in regola e le motivazioni per “sfondare”, ma la fortuna non gli arrise: più volte si beffò di lui, spingendolo su vicoli ciechi che la sua testardaggine gli impedì di abbandonare. Così, quando la grande occasione gli si parò davanti, la riconobbe ma non seppe coglierla appieno, morendo “disperato” come il pucciniano amante di Tosca.

Caracteristici

Conciso panorama di due secoli di storia sociale e politica del Mezzogiorno Ricostruzione dell'ambiente culturale e scientifico nella Napoli a cavallo dell'Unità Excursus, attraverso la storia vera di un astronomo, sulle ricerche di frontiera nelle scienze del cielo all'alba del Novecento, che sarà il secolo della fisica e dell'astrofisica Includes supplementary material: sn.pub/extras